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Tutte le storie sono storie d’amore

Questo titolo si riferisce a uno degli incipit letterari più belli di sempre, quello di Eureka Street, romanzo di Robert McLiam Wilson pubblicato nel 1996.

Eureka Street è pubblicato in Italia da Fazi Editore

Tutte le storie sono storie d’amore

Inizia così la storia dell’amicizia che lega i due protagonisti principali, Jake e Chuckie, tanto forte quanto anomala perché, oltre ad essere due persone estremamente diverse, il primo è cattolico mentre l’altro è protestante. E non ci sarebbe nulla di male, se non fosse siamo a Belfast nel 1994 con gli scontri, gli attentati e le tensioni sociali generati dal conflitto tra Unionisti e Nazionalisti. I Troubles, insomma.

E questi “guai” che hanno infiammato l’Irlanda del Nord per 30 anni (un focolaio che tutt’oggi non si può dichiarare del tutto estinto)  vengono raccontati a tratti con ironia dissacrante e a tratti con straziante lucidità. Restano sullo sfondo delle vicende raccontate, uno scenario necessario per raccontare Belfast, città a cui hanno strappato il cuore, una città in cui la gente è pronta a uccidere e a morire per pochi brandelli di stoffa colorata.
Eppure la loro presenza è inevitabilmente incisiva come se si trattasse di un personaggio autonomo che si muove, respira e agisce, cambiando i destini, la storia e l’umore di chi ne subisce l’influenza.

Attorno a Jake e Chuckie si muovono altri personaggi strampalati e indimenticabili, ognuno estremamente rappresentativo della Belfast anni 90. C’è Roche, un ragazzino che vive di espedienti, c’è Max, americana espatriata in senso contrario al buon senso. Ma soprattutto ci sono gli amici di Jake e Chuckie, accomunati dalla passione per le pinte di birra e dalla spontanea ostinazione con cui ognuno manifesta, a modo suo, l’implacabile rifiuto a volere a tutti i costi il male della “fazione” opposta.

 

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